venerdì 19 settembre 2014

#Diario 2

La mia voglia di vivere credetelo o no mi porta a desiderare di vivere sempre più, e per vivere più vite in una sola non c'è di meglio che leggere o scrivere delle storie.
Dopo anni di lettura ho deciso di scrivere, con un esperimento tutto mio che porto avanti su Twitter: un racconto chiuso in frasi da 140 caratteri. 
Dove mi porterà? Cosa succederà?
È questo il bello dell'esperimento: fino a che avranno energia, Mara, Gian e tutti coloro che stanno nel racconto con loro continueranno a raccontare, e io con loro.

E voi sarete lì con me, se volete.

domenica 14 settembre 2014

#Diario



Ho trascinato la valigia sotto la pioggia verso il taxi mentre tu mi guardavi da dietro le tende, immobile come sempre.
Non hai nemmeno abbassato gli occhi quando ti ho guardato da sotto, come se fosse mia la colpa di tutto. Come sempre.
Ma stavolta lo so -e lo so forte- che io non ho colpe. Salgo in taxi, incerta se tenere o buttare le chiavi di casa nostra.
Dove la porto?, mi chiede il tassista. Buon per me, ho le chiavi di casa di Lorena, la mia migliore amica. Un porto sicuro.
Ho una settimana per riprendere in mano la mia vita. Una settimana per testare la mia determinazione, finalmente.
Sono passate due notti, due notti di lacrime e shottini, di solitudine e di adrenalina per il futuro. Sono distrutta, ovvio.
Ho trovato casa. Ci ho messo tre giorni, devo accontentarmi di un monolocale ma ho trovato un posto mio dove stare.
Giorni di sms deliranti da mia madre: "sei matta, torna a casa" "Gian sta male, chiamalo" "Mara!" Lei no, lei non mi chiama.
Una gran volontà, mi ha cresciuta da sola e per questo dovrei fare ciò che dice lei perché lei SA. Lei ADORA Gian, ovvio.
Gian non si fa sentire; meglio così. Non ho voglia di parlargli, non saprei che dirgli. Possibile che l'amore finisca così?
Si, l'amore finisce così. Finisce coi silenzi, i sospiri, le occhiate di rimprovero, le frasi falsamente buone ma umilianti.

È arrivata una mail. Speravo fosse una risposta alle decine che ho inviato cercando lavoro, invece no. Invece è di Gian.
Mara, vieni a casa. Fuggire così non esiste. Facciamo finta di nulla e parliamo da adulti. Andrà tutto bene cara, vedrai.
Come? Andrà tutto bene? Cara? Questo non è Gian, non il Gian che conosco. Chi ha scritto questa mail, la sua segretaria?
La sua segretaria, Adriana, si è sempre occupata di tenergli aggiornata l’agenda; fin troppo, direi. Non è gelosia, è vero.
 



Come andrà a finire tra Mara e Gian?
Quante persone si metteranno tra loro nei giorni difficili della loro crisi?

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